“Dare voce alle mani e al pennello. Farli parlare della memoria dei segni e dei sogni dell’infanzia.
In una stretta inscindibile con forme e colori.”

Mostra in corso

IL TEMPO DELLE GEOMETRIE

Vieni a scoprire la mia arte!

dall'8 Maggio al 1 Ottobre

Fondazione ATM
Via Farini 9 - 20159 Milano
Orario: da lunedi a venerdi ore 10.00/17.00
previo appuntamento allo 02.631196443
sabato e domenica chiuso

DICONO DI ME

Carlo Franza

“Conchita De Palma lascia vedere come tutta la sua formazione abbia assorbito i più significativi movimenti dell’astrattismo non solo europeo ma internazionale, mostrando testimonialmente la maturità espressiva, svelandone la spinosa urgenza emotiva. La gestazione della superficie dei dipinti, nel suo grado primario di fisicità, testimonia non solo l’elemento minimale della visione e del colore, ma lo spazio vitalistico e lirico che nei dipinti si dilata scopertamente romantico, ad indicare non solo uno spazio che è scavo della propria interiorità, ma telero che diviene spazio, annegandosi dentro una totalità.”

Gabriella Capodiferro

“In De Palma il colore è l’unico e solo protagonista in Blu e Rosso. Blue e Rosso si presentano nello splendore della saturazione del rispettivo pigmento, nella qualità delle variazioni tonali che fanno di queste due opere luoghi dello spirito, poiché il blu è simbolo del sacro, ma anche dell’intelletto, ed il rosso è il suono dell’amore e della gioia. Tale raggiungimento emozionale è stato reso possibile poiché ha compreso quanto il colore possa essere già pittura senza necessitare di null’altro rappresentare.”

Chiara Strozzieri​

“De Palma dimostra una conoscenza profonda della storia dell’arte, che va dalle esperienze astratto-geometriche degli anni Cinquanta e Sessanta, a ritroso fino al tonalismo veneto del Cinquecento. Lei ha introiettato la lezione sulla luce di Tiziano, cercando tuttavia di preparare ad ogni evenienza il rapporto cromatico tra le forme bidimensionali inscritte nel quadro.”

Cristina Ricciardi​

“Ritmo e colore caratterizzano la pittura di Conchita De Palma, di espressione informale-materica, che risponde a una creatività libera ed istantanea, affidata alla reiterazione di segni fluidi e cadenzati, mai uguali, in un tessuto pittorico in cui le forme, affrancate da ogni asservimento rappresentativo, sembrano autodeterminarsi, affiorare dall’inconscio e sottolineare il loro essere al mondo, libere ed autonome, fluttuanti e incessanti nel loro continuo apparire.”